Per peccare servono materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso. Se manca uno dei tre elementi il peccato non sussiste (oppure a seconda dei casi è un peccato veniale). Tuttavia si ripercuote ugualmente l'effetto negativo della materia grave sulla salute spirituale della persona e si va ugualmente a incrinare il rapporto con Dio.
Quindi pure se un bambino di 3 anni che non ha volontà, consenso e coscienza della materia grave del peccato ripete una bestemmia sentita dagli adulti, ha ripercussioni negative spirituali sulla sua vita? Lui a 3 anni che tra un po' nemmeno parla del tutto bene? E subisce ugualmente la ripercussione della materia grave di un peccato, di fatto, non commesso?
Mi spiegate il senso della cosa? Chiedo solo con pura curiosità, credo in Dio ma fatico a comprendere alcune cose.
@Luciano.9 io parlo del bambino di 3 anni che bestemmia non sapendo cosa dice perché ripete ciò che sente dire dagli adulti. Rispondimi a quel caso lì, per favore. Nonostante sia piccolo e inconsapevole (e incapace di leggere la Bibbia, di comprendere il concetto stesso di "peccato" e di elaborare tante cose in virtù della sua tenera età) subisce ugualmente le conseguenze negative della materia grave di un peccato non commesso?
@Luciano.9 tante persone non leggono la Bibbia perché cresciute, senza il loro consenso, in un ambiente non cristiano o poco cristiano. Che colpa diretta hanno (sottolineo il "diretta") se nessuno ha ben spiegato loro l'importanza della Bibbia e degli insegnamenti divini? Non è imputabile tutta a loro la colpa della loro stessa ignoranza (della quale non sono nemmeno spesso consapevoli, manca l'avvertenza al peccato di ignoranza in questo caso)
@Davide6523, @Defendente: però la gravità della materia apporta ad ogni modo ripercussioni negative sulla salute spirituale del soggetto, e non sono io a dirlo. Vorrei solo capire perché si ripercuote tutto ugualmente (ovvero si ripercuote la presenza della materia grave, qualora sia presente seppur manchino altri elementi costitutivi del peccato) se il peccato non sussiste
@Roberto: io non parlavo del peccato in sé (che se manca l'avvertenza, ossia la conoscenza dell'atto come peccato, non è nemmeno per l'appunto un peccato). Dicevo in merito a come si ripercuote ugualmente la presenza di materia grave sulla salute spirituale della persona, non riesco a capire come mai la persona debba "pagare" per un peccato non commesso e perché Dio dovrebbe sentirsi offeso per la cosa...chiedo solo per capire meglio, nulla di più
@Priest: non parlo del peccato, ma di come lo stesso atto (che non sappiamo mentre lo eseguiamo essere peccaminoso) abbia ugualmente ripercussioni e offenda Dio